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Lanca

La Lanca di Bernate Ticino è costituita da due parti in collegamento fra loro: una di origine naturale a forma di arco (lunga e stretta) e l'altra di origine artificiale, ampia, con acqua ferma, realizzata sul lato concavo dell'arco. La parte naturale è lunga 1.500 metri e larga da 10 a 30 metri. La parte artificiale è invece di forma irregolare, ha una estensione di 1,5 Ha ed è caratterizzata da un rapido processo di interramento e colonizzazione da parte del canneto e del bosco. L'acqua che circola nelle Lanca proviene da due rogge e, parzialmente, da alcune risorgive.
Notizie storiche.
Fino al 1968 la Lanca di Bernate era semplicemente un braccio laterale del Ticino, ma nell'autunno di quello stesso anno l'affittuario della zona fece realizzare un'area destinata alla caccia agli acquatici. Si realizzò così una struttura che, sfruttando degli avvallamenti già presenti nel ghiaione, aveva zone a profondità diverse separate da scivoli il cui scopo era far scorrere piccoli salti all'acqua per ossigenarla e impedire che gelasse in inverno. Le specie di uccelli più cacciate erano il germano reale, l'alzavola e il codone. Nel 1974 venne imposta la cessazione dell'attività venatoria e ciò ebbe come conseguenza anche la sospensione dei lavori annuali di ripulitura della Lanca e di sistemazione dell'argine di difesa. Nel 1985 il Consorzio del Parco del Ticino acquistò il bacino artificiale, parte della Lanca naturale e dei terreni di contorno al fine di realizzare un percorso atto a riassumere gli aspetti più significativi del territorio. A questo seguirono altre acquisizioni e, ad oggi, la superficie di proprietà del Parco in questa zona è di circa 40 Ha.

Aspetti faunistici.
Nella zona della Lanca si possono facilmente osservare molte specie di uccelli acquatici tra cui folaghe, gallinelle, germani, alzavole, fischioni, ma la ricchezza di ambienti diversi (il canneto, il saliceto, i ghiaioni) consente la presenza di numerose altre specie di animali (uccelli rapaci, volpi, lepri, ricci, alcune specie di pipistrelli, nutrie). Spesso è poi possibile vedere aironi cinerini, nitticore e garzette intente a pescare nelle acque della Lanca, favoriti in ciò dalla particolare ricchezza della fauna ittica (anguille, cavedani, carpe, tinche, vaironi....).

La particolare importanza naturalistica dell'area è confermata dal gran numero di anfibi (rane verdi e rosse) e rettili (la biscia dal collare, il biacco e il saettone) che, come è noto, costituiscono una componente di rilevante importanza della catena alimentare.

Vegetazione.
L'area ricompresa tra Lanca e fiume è dominata dai salici, mentre la zona del bacino artificiale è ormai completamente invasa dal canneto. La parte sinistra è in gran parte coltivata (pioppeti, marcite e mais) e solo a tratti sono presenti boschetti di ontani, salici e querce. La vegetazione circostante il bacino artificiale è particolarmente densa e ricca di specie: lo strato arboreo è dominato dai salici, ma il bosco è reso particolarmente fitto anche dalla cospicua presenza di rampicanti (caprifoglio, villucchione, luppolo, clematide).

Percorso naturalistico.
Presso il bosco 'La Ripa' sulla strada sterrata che dall'abitato di Bernate porta alla Lanca, è stato ricavato un parcheggio da cui inizia un percorso naturalistico paesaggisticamente molto piacevole e interessante grazie al quale è possibile una facile, ma rispettosa, osservazione degli animali e del loro ambiente, proprio perché sfrutta i camminamenti a suo tempo utilizzati dai cacciatori della riserva come accesso .







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